lunedì 27 giugno 2016

Mappe concettuali e mappe mentali: modelli teorici e utilizzo didattico - Articolo di A. Capuano, F. Storace e L. Ventriglia - Loescher


Mappe concettuali e mappe mentali: 
modelli teorici e utilizzo didattico 
Articolo di A. Capuano, F. Storace e L. Ventriglia 
Didattica inclusiva
Loescher
Da alcuni anni il termine “mappa concettuale” è diventato un caposaldo del lessico “scolastico”, dalla scuola primaria fino all’Esame di Stato della secondaria superiore e all’Università. Non sempre tuttavia è chiara la distinzione fra una mappa concettuale, strumento impiegato per la ricerca e la formazione da J. Novak, e la mappa mentale, rappresentazione grafica del pensiero, teorizzata da T. Buzan.
Le mappe concettuali e mentali sono strumenti per l’apprendimento e il loro scopo è quello di conferire una struttura logico-concettuale a un insieme di informazioni destrutturate. Per la loro caratteristica di rendere visibile il pensiero, esse assumono valenza come strumenti di organizzazione della conoscenza nell’ottica di un apprendimento significativo.